giovedì 29 settembre 2011

Cento passi per la libertà

              trailer di un minuto del documentario "Cento passi per la libertà"

Il blog del documentario "Cento passi per la libertà" nasce per aggiornare e rendere partecipi del progetto tutte le persone che hanno partecipato o sono interessate alla campagna elettorale e al movimento sociale che ha portato Luigi de Magistris a diventare, contro tutti i pronostici, sindaco di e per Napoli.

Il documentario è stato realizzato da Marco Rossano ed è all'ultima fase di montaggio. Il dvd finale sarà pronto a inizio ottobre e verrà proiettato in anteprima al Napoli Film Festival sabato 15 ottobre 2011 alle ore 17.20 nella splendida cornice di Castel Sant'Elmo sede da anni del film festival.

L'idea di girare un documentario sulla campagna elettorale di Luigi de Magistris è nata dalla profonda delusione nei confronti della precedente amministrazione comunale e dalla condizione in cui era stata abbandonata la città di Napoli, un tempo capitale di un regno ricco e avanzato culturalmente ed economicamente e oggi conosciuta nel mondo per "monnezza" e camorra. Dopo le primarie truccate del Pd che avevano portato alla vittoria il candidato Cozzolino avevo perso la speranza nella città. Da anni vivo e lavoro a Barcellona e da lontano mi rendevo conto, come tanti altri napoletani, della deriva sociale e culturale che stava toccando la città. Ho continuato a seguire le vicende elettorali ed è apparsa la candidatura di Luigi de Magistris un personaggio carismatico, giovane, fuori dai partiti e dalle lobby affaristiche. Il candidato ideale per un centro sinistra alla ricerca di una figura forte che si contrapponesse a una destra legata a personaggi molto ambigui. E invece de Magistris è stato lasciato da solo. Pochi partiti l'hanno appoggiato: l'Italia dei valori, la federazione della sinistra, il partito del sud e la lista civica Napoli è tua. Stava prendendo forma la storia perfetta per un documentario: l'outsider, il dato per perdente che lottava contro il sistema. Dal basso. In più de Magistris e il suo staff stavano puntando molto sulla comunicazione video, sugli incontri con la gente per strada, sul contatto personale tutti elementi che hanno suscitato il mio interesse.

Ho quindi inviato un messaggio su facebook al fratello di de Magistris, Claudio che faceva parte dello staff di comunicazione, proponendogli l'idea di un documentario sull'ultima settimana di campagna elettorale. Perchè l'ultima settimana? Perchè in questo modo avrei avuto una doppia possibilità narrativa: se avesse perso al primo turno avrei raccontato la storia dell'eroe tragico che lotta contro il sistema e la società e che non riesce a vincere. Se invece avesse passato il turno avrei raccontato un'altra storia. Quella dell'outsider che contro tutto e tutti riesce a sconfiggere il sistema con il sostegno imprescindibile di un forte movimento popolare. E così è stato. Ho ricevuto dopo pochi giorni un messaggio di conferma positiva e ho iniziato le riprese l'8 maggio durante il concerto organizzato dallo staff a piazza Dante. Da quel giorno sono cominciati i miei "cento passi". Ho seguito de Magistris una volta al giorno durante tutto il resto della campagna, sono stato con lui al Materdei, a Secondigliano, alla Sanità e in tanti altri luoghi simbolo della città di Napoli fino al festeggiamento della vittoria a piazza Municipio. Il documentario descrive i momenti della campagna, i luoghi, i volti e le opinioni delle persone. Si nota anche il cambiamento dell'attenzione dei mezzi di comunicazione nei confronti di de Magistris. All'inizio ero l'unico a seguirlo ogni giorno. Dopo il passaggio al ballottaggio non c'era uno spazio libero per stargli vicino tante erano le telecamere e le macchine fotografiche intorno a lui.

"Cento passi per la libertà" non è un documentario su Luigi de Magistris, ma sul movimento sociale che ha trovato in Luigi un punto di riferimento delle proprie aspirazioni, delusioni, frustrazioni. Della speranza di poter cambiare Napoli e renderla nuovamente una città vivibile della quale essere orgogliosi.

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